Creta, storia tra periodo Neolitico e periodo Classico


PERIODO NEOLITICO (6000 - 2600 AC)

Gli scavi archeologici a Creta indicano che l'isola era abitata fin dal 6000 AC.
Resti del Neolitico sono stati trovati a Festo, Cnosso e Sitia, dove si formarono i primi insediamenti di agricoltori e allevatori di bestiame. La gente viveva in case di ardesia ed in grotte, come quelle ritrovate a Ilithia, Stravouitis, Ellinospileo, Trapeza Lasithiou, scavi, dove è stato portato alla luce vasellame, armi, utensili, lame in osso o pietra e offerte alla dea della fertilità.

PERIODO PREPAPALZIALE (2600-1900 AC)

L'uso estensivo del rame si è tradotto in una una crescita rapida della popolazione e dell'attività commerciale con Asia Minore, Cicladi e l'Egitto. La posizione geografica dell'isola, la terra fertile ed i lunghi periodi di pace hanno favorito lo sviluppo sull'isola di una gloriosa civiltà che ha prosperato per i secoli successivi. Il periodo prepalaziale è diviso a sua volta in tre periodi, seguendo il calendario egiziano, basati sui cambiamenti di dinastie.
Nel primo periodo, in cui il rame non ha completamente sostituito la pietra e l'argilla negli utensili, la comunicazione con le zone vicine è limitata. Nel secondo periodo si sviluppa una forte crescita delle attività come la pesca, l'agricoltura e il trasporto, così come il commercio di stagno, indispensabile per la produzione di bronzo.
Diverse città, edificate in posizioni strategiche, prosperano in quest'epoca. A Messara e Archanes sono state rinvenute tombe risalenti all'epoca che hanno fornito molte informazioni sulle abitudini di culto e sulla civiltà del luogo.
Il terzo periodo è caratterizzato dal miglioramento delle tecniche di costruzione, e dall'arrivo di nuovi prodotti: pietre preziose, avorio dall'Egitto e oro. I sigilli di quell'epoca sono vere e proprie opere d'arte.

PERIODO PALEOPALAZIALE (1900-1700 AC)

Nel 1900 AC sono stati costruiti i primi palazzi a Creta, compresi i palazzi di Cnosso, Malia e Kato Zakros. Le loro dimensioni e le decorazioni sono impressionanti ancora oggi, unna dimostrazione di come la civiltà minoica sia stata una delle più gloriose della Grecia in assoluto.
Diversi ritrovamenti intorno a Monastiraki, Rethymno, Chania e Archanes risalgono a questo periodo, e dimostrano grande conoscenza degli impianto idraulici, fognature infrastruttura come strade e notevole capacità nella costruzione di utensili.
Tra i reperti più importanti il famoso disco di Festo (1700-1600 AC), un esemplare unico che riporta incisi geroglifici, oggi in mostra al Museo Archeologico di Heraklion.
L'economia dell'epoca era basata su agricoltura e commercio, come indicano diverse testimonianze archeologiche che rivelano rapporti di Creta con Egitto e Cipro.
Questa epoca termina dopo un tremendo terremoto che nel 1700 AC distrugge praticamente tutti i palazzi.

PERIODO NEOPALAZIALE (1700 - 1450 AC)

Nonostante i gravi danni causati dal forte terremoto del 1700 AC, i palazzi vengono ripristinati. E' l'epoca del periodo detto Neo-Palaziale, che rappresenta gli anni più fiorenti della civiltà minoica. Il palazzo diventa il centro della vita economica sociale e religiosa, e la sua grande estensione, 22.000 metri quadri, impressiona ancora oggi i visitatori.
Intorno al palazzo, molti altri edifici, laboratori, magazzini ed abitazioni di sacerdoti, mercanti, soldati di alto grado.
Una moltitudine di reperti archeologici testimoniano delle modalità in cui era strutturata la vita quotidiana, ed in che modo diverso da città a città.
Gli abitanti erano in gran parte occupati nel trasporto e nel commercio del vino e di oli profumati, nell'agricoltura, nella ceramica e nella tessitura.
I centri commerciali erano il porto di Amnissos, Santi Teodori, Malia, Festo e Agia Triada, e sull'isola vi era una rete viaria altamente sviluppata.
Le classi dei commercianti, degli agricoltori e dei sacerdoti avevano il potere, ma sottostavano al re che era adorato come sommo sacerdote, insieme alla dea della fertilità.
Le rovine di antiche tombe ad arco di quell'epoca offrono una moltitudine di testimonianze riguardo al culto ed ai costumi del tempo. Anche la produzione artistica risulta essere di grande qualità, con bei manufatti in ceramica, pittura, miniature e gioielli.
Le rappresentazioni di vita quotidiana, rinvenute sulle decorazioni di vasi ed affreschi, dimostrano come la donna avesse un ruolo preminente.
Il ruolo dominante della società minoica nel Mediterraneo orientale ha influenzato moltissimo anche il continente e le colonie.
Questo splendido regno però cessa bruscamente, nel 1450 AC. Probabilmente a causa di un maremoto provocato dall'eruzione del vulcano Thyra (Santorini) e dagli incendi che devastarono ampie aree di questo territorio.

PERIODO POSTPALAZIALE (1450-1100 AC)

Sfruttando la scomparsa della civiltà minoica occupano Cnosso e vi stabiliscono una forte dinastia.
Secondo quanto riportato in tavolette (scritte in Lineare B) gli achei prenderanno presto il controllo dell'isola.
Anche se l'economia resta basata sul commercio, soprattutto con Egitto e vicina Asia Minore, i reperti dell'epoca riportano profondi cambiamenti nell'arte e nella cultura. I manufatti in ceramica, gli oggetti di bronzo, i gioielli testimoniano della profonda influenza reciproca delle due culture.
Nel 1300 AC un altro forte terremoto distrugge ciò che resta in piedi dell'antica civiltà minoica,compreso il palazzo di Cnosso.
Secondo una teoria storica in realtà il palazzo sarebbe stato distrutto durante una battaglia tra Achei locali ed altri provenienti dal continente. Dopo questi fatti la dinastia locale si rafforzerà come potenza, anche economica, anche se culturalmente non riuscirà più ad eguagliare i fasti dell'antica civiltà.
Secondo gli storici, nel 1200 AC, Creta aveva ancora una flotta potente, che ancora imperversava nella parte orientale del Mediterraneo. Nell'undicesimo secolo AC altre tribù europee cominceranno a scendere verso Creta.

PERIODO PROTOGEOMETRICO (1100-900 AC)

Nell'undicesimo secolo AC in Grecia si presentano Achei e Dori, che conquistano il continente e si spingono fino a Creta. In questo periodo nascono nuovi insediamenti nelle aree più remote dell'isola, Karfi Lasithiou e Praissos, dove la popolazione locale tenterà di far sopravvivere usi e costumi antichi.
I nuovi conquistatori porteranno sull'isola molte novità, dalle armi agli oggetti di ferro alla pratica di bruciare i morti.

PERIODO GEOMETRICO ARCAICO (900-500 AC)

Fino al 900 AC, secondo le leggi doriche, a Creta regna una monarchia. Sono al tempo più di cento le città-stato, tra queste Gorty, Festo, Cnosso, Tylissos, Littos, Rizenia, Hersonissos, Lapa, Lissos, Tara, Milatos, Terapytne, Cydonia, Itanos, Sitia, Praissos e Olounda.
La società è divisa in tre classi: i "Periiki" che godevano di limitati diritti politici, ma possedevano terreni di proprietà ed erano coinvolti nel commercio; i “Minoites" che lavoravano come schiavi nella costruzione di opere pubbliche; gli "Afamiotes" o "Klarotes" che erano gli schiavi personali dei Dori e si occupavano del lavoro agricolo.
Arte e scienza erano influenzati dalla cultura dorica ma anche dal vicino oriente, come testimoniano vasi, oggetti metallici e ceramiche ritrovate.
Lo scultore Dedalo propone un nuovo stile, denominato “Dedalico”, che oggi è possibile ammirare in molte opere custodite presso i musei cretesi.
Durante il settimo secolo AC, Creta diventa il centro culturale ed artistico della Grecia.
Il secolo successivo è invece funestato dal costante scontro tra Creta e le civiltà provenienti da Asia e Grecia continentale.
La vita quotidiana dell'epoca e la politica erano soggette alle rigorose leggi di Sparta, come risulta dai reperti della “legge di Gorthy” risalenti al 5° secolo AC ritrovati sull'isola.

PERIODO CLASSICO & ELLENISTICO (500-67 AC)

Durante il periodo classico, le città della Grecia continentale sono in costante conflitto tra loro, favorendo di fatto lo sviluppo di Creta.
Creta non partecipa inoltre né alle guerre persiane né a quella del Peloponneso, che molto affliggeranno il continente. Quando i macedoni iniziano il periodo ellenistico, i Cretesi, nel tentativo di conquistarsi il favore dei nuovi e potenti governanti, nominano Filippo (217-216 AC) protettore dell'isola.
Ma anche la presenza di una forza esterna così forte non pone fine alle rivalità interne tra le città di Creta.. Ne approfittano i pirati di Celichia, che in quell'epoca dominano in questa parte del Mediterraneo.
Utilizzando Creta come base delle operazioni militari, marciano contro la città romana di Ostia nel 2 ° secolo AC.
I Romani useranno questa aggressione come pretesto per per interferire nella vita politica dell'isola. Dopo il fallimento della spedizione di Marco Antonio, nel 71 AC, il comandante Cecilio Metello marcia contro Creta nel 69 AC, e dopo due anni di assedio, riuscirà a conquistare l'isola.

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